Nell’infinita gamma di prodotti cosmetici, ce ne è uno in particolare che ha sempre catturato la mia attenzione, sin da quando ho iniziato a muovere i primi passi tra rossetti e ombretti: il glitter.
Il motivo? Riflette la luce, brilla, illumina, a volte dà vita a sfumature spente e ravviva qualsiasi superficie e qualsiasi prodotto su cui viene applicato e steso. In commercio si trova in tutte le tonalità di colore ed in diverse tipologie: in tubo, in stick, miscelato con polvere libera o con della gelatina trasparente o semplicemente puro.
Personalmente preferisco quelli in polvere libera (senza essere miscelati con altri prodotti) e di tutte le misure, da quelli sottilissimi a quelli più grandi. Grazie alla loro versatilità, posso giocarci in modi diversi e creare effetti differenti. Adoro applicarli… a volte me li ritrovo un po’ dappertutto (l’unico inconveniente è che rimangono un paio di giorni) … sembra che trasudino direttamente dalla mia pelle come se ne fossi un flacone. Se mi vengono espressamente richiesti per qualche lavoro, i miei amici e colleghi dicono che è stato fatto lo sbaglio più grande perché ne porto in quantità industriale e tendo a esagerare. Con il glitter è stato amore a prima vista: impossibile non usarlo!
Certo, non in tutte le tipologie di trucco, ma sicuramente quando la situazione lo permette.
I glitter (chiamateli come volete: brillantini, porporina, brilli, polvere di luce…) hanno la caratteristica principale di riflettere la luce naturale e artificiale e rappresentano uno stile, quasi una filosofia di vita, cioè essere radiosi, luminosi così come diventano i visi e i corpi attraverso un make up glitterato.
Negli ultimi anni, molte case cosmetiche li hanno miscelati, insieme alla classica perlatura, con diversi prodotti: dal fondotinta alla terra indiana, dagli ombretti ai gloss.
Anche rockstar del calibro di Madonna, regina indiscussa del pop, hanno preteso addirittura ciglia finte con diamanti, dal costo di 10.000 dollari per sembrare più luminose.
Ritornando ai glitter classici, riesco ad applicarli in diversi modi: per un risultato compatto, sopra un semplice strato di gelatina per capelli o lucido per labbra applico i glitter saturando l’intera zona, per esempio la palpebra mobile.
Se invece voglio illuminare lo sguardo, li uso in polvere libera creando i classici punti luce: il punto d’altezza delle sopracciglia, l’angolo interno dell’occhio e quello esterno sopra lo zigomo. L’applicazione è molto semplice e non richiede una grande maestria.
E come in una favola lasciano una scia di magia…