C’è sempre molta confusione ed incertezza quando si parla di pelle acneica e soprattutto quando dobbiamo associare i cosmetici, utili per camuffare le imperfezioni cutanee che essa crea. E se è vero che da un lato l’utilizzo dei cosmetici potrebbe aiutare la persona a livello psicologico per convivere con queste eruzioni cutanee, dall’altra esistono scuole di pensiero opposte e diverse che non concedono e ne condividono l’utilizzo.
Proviamo a capire un po’ meglio cosa si può fare ed in che modo e se i cosmetici sono veramente da evitare o se scelti quelli più appropriati ed usati correttamente possono essere un alleato.
Senza entrare nello specifico della malattia ed addentrarmi in settori che non sono di mia competenza, le caratteristiche principali dell’acne sono:
– seborrea (elevata untuosità della pelle);
– puntini neri o comedoni;
– brufoli che prendono il nome di “papule” quando si presentano solamente infiammate e con il tipico colorito rosso e “pustole” quando invece è presente del pus.
Oltre che molto fastidiosa, questa patologia comporta notevoli disagi e deve essere assolutamente curata da un dermatologo anche al fine di evitare che lasci sul viso profonde ed antiestetiche cicatrici, difficili da camuffare anche con il migliore dei make up.
Tenendo a mente queste informazioni, che ogni truccatore dovrebbe conoscere, per migliorare l’aspetto di una pelle a tendenza acneica, il primo passo è servirsi di prodotti specifici, preferibilmente sempre dopo consultazione medica.
Sul mercato esistono delle linee complete di skin care che prevedono un detergente o un sapone specifico, una lozione disinfettante, una crema giorno, maschere e stick per i brufoli. La loro azione è mirata a rimuovere cellule morte ed i residui di sporco che chiudono i pori, a regolarizzare la produzione di sebo, dando al viso un aspetto più salutare e disinfiammato delle zone più arrossate.
Come per la pelle oleosa la regola deve essere quella di utilizzare saponi e latti per la detersione che non devono aggredire eccessivamente e soprattutto che devono essere formulati con componenti testate dermatologicamente come “non comedogeniche” (la comedogenicità o comedogenia, tipica di alcuni ingredienti di prodotti cosmetici, è un fenomeno che comporta la chiusura dei follicoli sebacei con conseguente comparsa di pustole. Da non confondere col termine acneigicità, il quale indica la propensione di una sostanza a scatenare una follicolite. Essa è tipica di cosmetici con una particolare concentrazione e composizione in lipidi, oltre che oil free, ovvero senza grassi. Tra i principi attivi contenuti ci sono l’acido salicilico (che dà luogo a una esfoliazione chimica dello stato corneo) e derivati naturali come l’aloe vera, il cetriolo e il limone.
Per quanto riguarda il trucco, è importante stabilire da subito su che tipo di pelle andiamo ad agire.
Una pelle oleosa infatti necessita più delle altre di ingredienti cosmetici di qualità. Ormai i prodotti per il make up sono studiati in modo da lasciar traspirare la pelle, quindi non peggiorano l’acne. E’ sempre meglio comunque utilizzare cosmetici specifici.
Il trucco non è nemico dell’acne, perchè funge da barriera protettiva dall’attacco degli agenti esterni. Il fondotinta o le nuove BB cream (che io consiglio più del fondotinta per il loro effetto calmante) hanno un elevato fattore di protezione e costituiscono anche un ottimo deterrente all’abitudine di grattarsi e toccarsi con frequenza il viso. Quindi i prodotti cosmetici da preferire sono quelli che si preoccupano della base del make up: il fondotinta, il correttore, la cipria e il blush.
Per truccare un volto affetto da acne, l’ideale a cui bisogna mirare è quello di ottenere un effetto che nasconda i difetti senza appesantire il volto. Che, inoltre, non necessiti di continui ritocchi con la cipria che , stratificando, peggiora il risultato estetico e, occludendo i follicoli sebacei, peggiora la situazione della malattia ma che in fin dei conti non crea neache un bell’aspetto visivo.
Nonostante la cipria sia molto utile per controllare il livello di sebo superficiale poichè contiene sostanze come le polveri di caolino e biossido di titanio ad azione assorbente, le polveri di polietilene che minimizzano l’aspetto lucido della pelle e le particelle microscopiche di silicone che non seccano la pelle, deve essere usata con molta attenzione e parsimonia.
Il correttore, conosciuto molto di più nella versione copriocchiaie, in questo caso diventa epiteliale e, scelto nella tonalità del verde, grazie alla teoria dei colori complementari, aiuterà a correggere la discromia di colore tendente al rosso, sia che sia estesa su tutto il viso o localizzata sui singoli brufoli.
Nella cronologia del trucco va utilizzato prima di stendere il fondotinta o eventualmente miscelato in una piccola quantità con lo stesso.
Ultimo passaggio fondamentale: bisogna ricordarsi di struccare e pulire sempre il viso ogni sera con prodotti specifici.