Eccessivi, carichi, colorati, pop per eccellenza. Gli anni Ottanta sono soprattutto gli anni della video generation, dello stile trasandato eppure costruito e attento ai dettagli e, soprattutto, delle tv celebrities che proprio allora stavano nascendo.
Sono infatti gli anni delle prime trasmissioni di MTV e della “televisione musicale”, dei primi videoclip e delle video stars che uccideranno le radio stars. Per i ragazzi di quegli anni la moda è usa e getta, ispirata a facili miti televisivi, quelli di programmi di “musica da vedere”, dei fastfood e dei giubbotti dall’aspetto tipicamente americano.
Gli anni Ottanta furono i veri e propri protagonisti di una nuova fase del costume legata a stretto giro all’evoluzione della tv, sempre più punto di riferimento per nuovi (e trasgressivi) mood, non solo di look, ma anche di make up e acconciature. Dallo scintillante e patinato mondo dei media arrivano simboli, linguaggi e modelli mai visti prima a cui ispirarsi, spesso legati al concetto di kitsch (letteralmente “pacchiano”, “di cattivo gusto”) che diviene dunque la voce più adeguata per questa straordinaria esplosione di stili. La casacca nepalese si accosta a pantaloni larghi e corti, i pizzi e le crinoline si mischiano a capigliature punk (ed ecco nascere il Neo-romantic), il gotico all’industriale (Gothic Industrial), il vintage ai tessuti sintetici (il Glam Punk – o rock – che molti cantanti indosseranno sulla scena e non solo). Il make up, cartina tornasole di ogni rivoluzione culturale in fatto di costume, si tinge di tonalità rosso scarlatto sulle labbra e di blu elettrico sulle palpebre ed i capelli si gonfiano di futuristiche acconciature a ciuffi, criniere svolazzanti, colorate o meglio ancora mechate.
Dietro tutto questo ci sono le video star, i cantanti che riempiono un nuovo immaginario fatto di musica e di immagini curatissime, solo in apparenza trasandate, e che dal 1981 (anno della prima trasmissione di MTV) popolano i sogni e i look di migliaia di ragazzine innamorate, dettando moda per tutti gli anni successivi e diventando vere e proprie icone, non solo di stile, e di nuova femminilità e mascolinità.
Ecco alcune di tutte quelle icon popstar che con il loro stile, hanno segnato gli anni Ottanta grazie alla loro immagine, la loro musica, la loro attitude: dal misterioso ed androgino David Bowie alla trasgressiva Madonna che professava di voler conquistare il mondo (riuscendoci, peraltro); dal colorato travestito Boy George, voce dei Culture Club, alla bellissima e sensuale Sade, venere nera british e non solo. I volti ed i look di quelle straordinarie invenzioni mediatiche ritornano oggi, rivisitati a metà fra la nostalgia per la bellezza che fu e la voglia, oggi, di provare ancora una volta ad essere trasgressivi e liberi.